All’inizio dello scorso decennio iniziarono a diffondersi piccoli Droni, ad uso civile, alla portata di tutti, manovrabili tramite apposito telecomando oppure tramite smartphone per realizzare stupende riprese aeree. Da allora un’evoluzione continua e soprattutto una grande diffusione di modelli di varia grandezza e portata. Il proliferarsi di nuovi oggetti che invadevano gli spazi aerei ha però costretto l’ENAC (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile) già dal 2015 ad emanare un regolamento sull’uso di Droni sopra i 250 grammi. Il regolamento si è man mano evoluto in questi anni, fino agli ultimi aggiornamenti del dicembre 2019, marzo 2020 e luglio 2020 che sostanzialmente obbligano a chiunque manovri un drone di registrarsi presso l’ENAC (anche per i Droni più piccoli), di conseguire un esame (una sorta di patente di guida) e di stipulare un’assicurazione sul Drone. Tutto questo per salvaguardare la sicurezza degli aeromobili più grandi con persone a bordo e di salvaguardare le persone che si trovano a terra. Il regolamento di volo è molto rigido e vieta il superamento dell’altezza di 120 m, il sorvolo di centri abitati, il sorvolo di assembramenti di persone e tante altre restrizioni, come il rigoroso rispetto delle No Fly Zone e della privacy delle persone riprese. Ad ogni Drone, (nel gergo tecnico vengono chiamati APR Aeromobile a Pilotaggio Remoto o Aeromobile Senza Equipaggio) viene assegnato anche una targa che è obbligatoria fissare sul Drone. Ogni inadempienza comporta sanzioni ed un processo penale sia per l’operatore che per il committente. Ecco perchè scegliamo di volare soltanto in completa sicurezza e con piloti dotati di regolare brevetto con Droni assicurati.