Le Dolomiti sono state riconosciute “Patrimonio Mondiale” nel 2009 per il loro valore estetico e paesaggistico e per l’importanza scientifica a livello geologico e geomorfologico. Con una speciale Convenzione datata 1972, l’UNESCO, infatti, ha riconosciuto degni di protezione ad oggi 1092 siti, di cui 845 beni culturali, 209 naturali e 38 misti, in 167 Paesi del mondo.
Per conoscere meglio le Dolomiti bisogna sapere che si tratta di 9 sistemi montuosi per un totale di 142mila ettari, ripartiti in 5 province, che dialogano tra loro grazie alla Fondazione Dolomiti Unesco.
La gestione è interregionale e riguarda il patrimonio geologico-paesaggistico e delle aree protette, la promozione del turismo sostenibile, la formazione e ricerca scientifica e sviluppo, il turismo sostenibile e la mobilità.
I 9 sistemi Dolomitici
– Pelmo, Croda da Lago, che si estende lungo una direzione nord-ovest/sud-est compresa tra la Valle del Boite a est, la Val di Zoldo e la Val Fiorentina a sud, la Val Codalonga a ovest e la Val Costeana a nord.
– Marmolada, separato dal Sella dalle valli del Cordevole e dell’Avisio e chiuso a sud dal torrente Biois e dal Rio San Pellegrino, continua verso ovest con la Cima di Costabella, il gruppo dei Monzoni e il Monte Vallaccia.
– Pale di San Martino San Lucano, Dolomiti Bellunesi, Vette Feltrine: delimitato a sud-est dalla Valle del Piave, a ovest dalla Val Cismon, a nord dalle valli del Trevignolo, del Biois e dalla Valle Agordina e a nord-est dalla Val Zoldana.
–Dolomiti Friulane e d’Oltre Piave: racchiuso tra il Piave, l’alto corso del Tagliamento, la Val Tramontina e la Val Cellina.
– Dolomiti settentrionali, tra le valli Pusteria, Sesto, Badia, dalla valle di San Cassiano e dalle valli del Boite e del Piave, sono suddivise in quattro aree principali: le Dolomiti di Sesto-Cadini, i gruppi di Braies-Senes-Fanes con le Tofane, il Cristallo e le Dolomiti Cadorine.
–Puez-Odle, in provincia di Bolzano, chiuso tra la Val di Funes a nord, la Val Badia a est e la Val Gardena a sud.
– Sciliar-Catinaccio, Latemar: lo Sciliar tra Fiè-Siusi, la Val d’Isarco, l’Alpe di Siusi e la Val Gardena; il Catinaccio tra Carezza, Alpe Tires e Val di Fassa; il Latemar tra le valli di Fiemme e Fassa e la Val d’Ega.
– Bletterbach: una stretta gola compresa tra i territori dei comuni di Aldino e Redagno, il Monte Pausabella/Schönrast e il Passo degli Oclini, dominato dalla cima del Corno Bianco/Weisshorn (2.317 m).
– Brenta: staccata dalle altre Dolomiti come un’isola occidentale, con i suoi 11.135 ettari, è delimitata a ovest dalle valli Giudicarie, a est dalla Val di Non e a nord dalla Val di Sole.
Sono nove sistemi tra di loro diversi ma interconnessi, dalla medesima storia, dalla stessa bellezza.
Il bene Dolomiti UNESCO appartiene a tutti: a chi ci è nato, a chi le studia, a chi le ammira, a chi le raggiunge per le vacanze, a chi ancora deve scoprirle.
Vi ricordiamo il sito ufficiale del Dolomiti Unesco: www.dolomitiunesco.info